Dopo venti anni dall”omicidio della contessa Alberica Filo della Torre, sembra che l”assassino finalmente abbia un nome, il domestico filippino Manuel Winston Reves. Al nome dell”assassino si è arrivato dopo una confessione di quest”ultimo e dopo aver trovato una piccolissima traccia di sangue sul lenzuolo avvolto intorno al collo della contessa, da questa piccolissima macchia si sarebbe estrapolato il Dna che è risultato essere appunto del domestico. Ma questa metodica però non è che poi sia proprio infallibile è vero che ognuno ha il proprio Dna, però bisogna anche non contaminare i repertie tenerli in buste sigillate e non a contatto con altre cose come invece è successo nel caso di Simonetta Cesaroni dove il corperto dove è stato trovato il Dna di Raniero Busco sarebbe stato tenuto in una busta di plastica messa in un cassetto dell”obitorio di Roma, e comunque non tenuto secondo delle regole precise, anche se poi degli studiosi americani hanno criticato molto questo modo di riportare a galla omicidi degli anni passati cercando il nome degli assassini grazie a questo metodo. Il domestico filippino avrebbe ucciso la contessa perchè lei lo avrebbe licenziato e anche perchè gli avrebbe prestato dei soldi che lui non gli poteva restituire, il racconto della confessione però è stato a tratti un pò lacunoso però lui ha dichiarato di essersi finalmente tolto un peso dalla coscienza. Il delitto della contessa Filo della Torre è stato uno degli omicidi insieme a quello di Simonetta Cesaroni fra i più seguiti ed intrigati degli ultimi venti anni, della prima a quanto pare l”assassino lo hanno trovato, ma della seconda non credo che lo abbiano trovato perchè in quello della Cesaroni ci sono troppe ombre che ruotano intorno a Pietrino Vanacore ed ad una sua complicità con l”assassino, complicità che forse a venti anni dall”omicidio non è riuscito più a sopportare
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